Axelot social eating

C’è un nuovo modo di fare, per quanto riguarda le cene fuori casa, che ormai si sta diffondendo sempre di più; parliamo della vera e propria moda del social eating. In pratica l’utilizzo dei social network si fonde con la possibilità di cucinare per chiunque e quindi anche per degli sconosciuti.

Parliamo quindi di una nuova frontiera del cenare in maniera condivisa e decisamente social.

Social eating, di cosa stiamo parlando?

Il social eating si presenta come una vera e propria tendenza, molto di moda già al di fuori della nostra penisola in Paesi come la Francia ad esempio.

Dovremmo quindi chiedere, “da chi andremo a cena stasera?” invece che “dove andiamo a cena stasera?”, sembra quindi ora più chiaro il concetto del social eating: ti troverai a cenare a casa di uno sconosciuto in mezzo ad altri sconosciuti, grazie all’interazione creata dall’utilizzo dei social network.

La mania del social eating pare sia nata in Inghilterra parecchi anni fa col noto fenomeno dei secret restaurant, dove sconosciuti cenavano a casa di altri sconosciuti.

Una nuova filosofia

Risulta evidente che ci troviamo di fronte ad una nuova concezione di economia che mette alla base gli aspetti legati alla cultura e alla crescita personale di chi si troverà dietro i fornelli ma anche di chi partecipa alla cena.

In pratica ciò che oggi molto spesso chiamiamo sharing economy (l’economia della condivisione), difatti si produce un vero e proprio scambio di conoscenza e saperi oltre ad una forte collaborazione tra individui sconosciuti.

La nuova filosofia del social eating è differente da quella dei ristoranti così come li conosciamo tutti, chi termina il proprio pasto dovrà alzarsi velocemente per fare posto a chi sta aspettando secondo una logica quasi ciclica. Nel caso del social eating rimanere seduti a lungo permette di conoscere cose nuove magari dando vita a veri e propri dibattiti sulle tematiche più svariate.

Ma ecco come funziona

Il miglior modo per far funzionare il social eating, quindi per iniziare a partecipare a queste interessanti cene condivise, è quello di spulciare i numerosi siti internet (peraltro tutti molto simili nelle procedure e nell’impostazione generale) che permettono di cercare la posizione più adatta.

Infatti potrai iscriverti sia come cuoco sia come ospite per poi procedere col tema del menu ricercato e con la zona in cui vuoi cenare. L’ultima cosa è ovviamente quella di pagare.

Quindi il social eating si può praticare seguendo due strade diverse, quella del cuoco e quella dell’ospite. Toccherà a te decidere da che parte stare! Una cosa molto interessante è che i luoghi dove svolgere attività di cene condivise devono necessariamente possedere posti minimi e quindi abitabilità ridotta.

In questo modo viene preservata quella concezione quasi elitaria ma particolarmente interessante per dare vita a buone conoscenze e a un prodotto di nicchia.

In conclusione

In conclusione possiamo dire quindi che il social eating rappresenta una nuova opportunità di praticare una cena differente utilizzando i social network e alcune piattaforme dedicate.

Trovare quindi la soluzione ideale non sarà mai un’impresa, oltretutto vengono meno le logiche legate al profitto ad ogni costo visto che si tratta di condivisione vera e propria, secondo i canoni della sharing economy di cui parlavamo in precedenza.

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