Chiamate spam

Proprio così, le chiamate spam secondo un rapporto annuale stilato da Truecaller posizionano l’Italia dalla tredicesima posizione alla undicesima. Ciò significa un incremento del 22% rispetto al 2017.

Sono considerate chiamate spam quelle praticate da agenzie, compagnie di servizi o venditori di diverso tipo che propongono l’acquisto di servizi o abbonamenti (cercando di convincere l’utente contattato), o anche l’acquisto di prodotti. Tutto questo senza considerare le tempistiche con cui l’utente viene contattato telefonicamente.

Nel 2018 le chiamate di questo tipo sono addirittura cresciute del 300% e l’Italia, come anticipato, sale di due posti in questa classifica delle nazioni più colpite. Ricordando che il fenomeno è in crescita su scala globale.

Qual è il Paese più interessato dal fenomeno?

L’analisi di Truecaller permette di stabilire un numero di chiamate annuali pari a circa 17,7 miliardi (!), solo nell’ultimo anno, che vuol dire un aumento considerevole considerati i 5,5 miliardi di chiamate spam del 2017.

Al primo posto di questa particolare classifica c’è il Brasile con circa 35 chiamate spam ricevute da ogni utente ogni mese! Ciò significa che viene ricevuta più di una “chiamata indesiderata” al giorno. Secondo quanto diffuso da Truecaller la maggior parte di queste chiamate non possiede sole finalità di vendita ma nascondono truffe e frodi. Soltanto in Italia un utente su due è vittima di tali truffe.

Quali truffe e quali proposte

Oggi gli utenti più bersagliati dalle truffe telefoniche in Italia pare siano i clienti di Tim, Vodafone, Wind e Tre. Queste fastidiose truffe vengono portate avanti utilizzando una serie di differenti domande che chi chiama pone al destinatario. Queste domande costringono l’utente molto spesso a rispondere positivamente.

In questo modo facendo un’operazione di copia e incolla del parlato (e quindi di quanto dichiarato inconsapevolmente) le dichiarazioni vengono contestualizzate per altri fini. Il più diffuso è quello di fare sottoscrivere nuovi contratti o recentemente anche quello di avviare attività di trading finanziario.

Grazie a questo metodo è anche difficile opporsi visto che la voce che parla (e dichiara) è la propria. La maggior parte delle chiamate spam in Italia (il 48%) ha come argomento principale il telemarketing, il 25% invece è interessato dagli operatori telefonici e il 15% da servizi finanziari. Le truffe invece sono relegate al 9% e mentre al 3% invece i sondaggi.

I dati derivano dagli utenti dell’app Truecaller che possono contrassegnare la tipologia di chiamata spam ricevuta. Con la stessa app si può anche segnalare il numero di telefono dal quale proveniva la chiamata indesiderata.

Come difendersi dalle chiamate spam

Una delle migliori possibilità per difendersi dalle chiamate spam è proprio rappresentata dall’applicazione Truecaller. Tuttavia se la situazione dovesse degenerare conviene avviare un ricorso al Garante della Privacy. Si può fare gratuitamente e senza l’assistenza di un legale. Difatti basta semplicemente indicare il numero telefonica, data e ora della chiamata spam e ciò che viene proposto.

In ogni caso ci si può rivolgere alla Polizia Postale oppure si possono bloccare i possibili numeri spam che i moderni smartphone sono in grado di rilevare.

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