Virgin Galactic

Virgin Galactic ha fatto registrare nei giorni scorsi un interessante progresso visto che per la prima volta un suo veicolo ha raggiunto lo Spazio!

Lo scorso 13 dicembre (quando in Italia era il tardo pomeriggio) la VSS Unity di Virgin Galactic (la divisione spaziale della nota Virgin di Richard Branson) ha infatti compiuto un grande passo in avanti raggiungendo l’altitudine di circa 80 chilometri. Infatti proprio oltre questa “linea” comincia lo Spazio vero e proprio.

Si tratta del primo vero passo verso quello che viene definito turismo spaziale. Chiunque infatti, possibilità economiche permettendo, potrà regalarsi l’esperienza unica di raggiungere lo Spazio!

Inoltre Virgin Galactic ha portato, per la prima volta dopo diverso tempo, nello spazio due esseri umani partiti dagli Stati Uniti; non accadeva dal 2011, data dell’ultimo volo dello Space Shuttle.

Il progetto Virgin Galactic

Il progetto di Virgin Galactic viene portato avanti da 14 anni anche se i test sul modulo VSS Unity sono stati avviati soltanto nel 2016.

Il VSS Unity è una vera e propria navicella spaziale che viene “condotta”, fino a circa 14 chilometri di altitudine, da un velivolo più grande denominato WhiteKnightTwo. Raggiunta questa altezza il VSS Unity procede in solitaria fino a raggiungere lo Spazio.

Appena avrà raggiunto l’assenza di gravità il velivolo rimane soltanto per qualche minuto nella “striscia” degli 80 chilometri di altitudine. Dopodiché rientrerà sulla Terra tramite un rientro controllato.

I test preliminari e il turismo spaziale

C’è da dire che ovviamente ancora prima che il lancio di giorno 13 venisse annunciato da Virgin Galactic sono stati condotti parecchi test. La VSS Unity in questa fase aveva raggiunto l’altitudine massima di 52 chilometri. Sebbene si sia spinta poi oltre gli 80 chilometri, la stessa Virgin Galactic ha dichiarato che questa altezza potrebbe essere superata facilmente in futuro. Questo perché i motori hanno risparmiato parecchio carburante, utile in fase di decollo.

Ovviamente lo scopo, ormai reso noto da tempo, è quello di avviare il cosiddetto turismo spaziale.

Tuttavia oggi non si conosce il numero reale di clienti che transiteranno nello spazio con Virgin Galactic, l’unico dato è legato all’annuncio della stessa azienda che dice di possedere già centinaia di prenotazioni. I biglietti costeranno 250 mila dollari.

Virgin Galactic per poter avviare l’era del turismo spaziale dovrà però ottenere una specifica certificazione per i voli di questo tipo rilasciata dalle autorità per la sicurezza in volo statunitensi. Tali certificazioni arriveranno quando sarà dimostrata la capacità di garantire voli totalmente sicuri, sia per il personale di bordo (e per i passeggeri) sia per chi si trova a terra.

Gli insuccessi e i mezzi che permettono all’uomo di raggiungere oggi lo Spazio

Lo stesso Richard Branson aveva già annunciato anni fa che i voli spaziali di Virgin Galactic sarebbero stati attivi già dal 2009; a quel tempo era stato realizzato il primo velivolo, il VSS Enterprise.

Però cinque anni dopo, nel 2014, il VSS Enterprise fu coinvolto in un gravissimo incidente e venne completamente distrutto causando anche la morte di uno dei collaudatori presenti a bordo. Questo grave inconveniente rallentò la tabella di marcia costringendo Virgin Galactic alla riprogettazione di molti elementi.

Come accennavamo all’inizio, non erano più partiti uomini per lo Spazio dagli Stati Uniti dal 2011, ultimo lancio dello Space Shuttle. Difatti oggi lo Spazio è raggiungibile soltanto con le Soyuz dell’Agenzia Spaziale Russa, si tratta delle navicelle che conducono gli astronauti verso la Stazione Spaziale Internazionale.

La NASA invece dovrebbe riprendere dal prossimo anno le partenze dagli Stati Uniti appoggiandosi alle agenzie spaziali private come SpaceX e Boeing.

L’impresa di Virgin Galactic è stata anche immortalata da un video che mostra lo Spazio dall’interno della cabina della VSS Unity!

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