Google, vivi internet al meglio

Proprio in questi giorni Google, in collaborazione con Altroconsumo e Telefono Azzurro, ha presentato il progetto “Vivi internet, al meglio” con la mission di riuscire a sensibilizzare il pubblico più giovane sulle tematiche dell’educazione civica digitale che rappresenta sicuramente una tra le più difficili sfide dei nostri tempi.

Utilizzare internet responsabilmente

Oggi più che mai bisognerebbe insegnare alle nuove generazioni qual è il miglior modo per approcciarsi ad internet e come comportarsi all’interno della rete. Difatti l’insegnamento dei comportamenti nella vita reale deve essere affiancato a quello all’interno della vita virtuale.

Pare pure chiaro che spesso genitori o insegnanti si trovano particolarmente impreparati, forse perché non conoscono in modo approfondito il mondo digitale di cui invece figli e alunni sono “nativi”. Per tutti questi motivi Google si pone nell’ambiziosa posizione di supporto col progetto “Vivi internet, al meglio” appena presentato.

Un piano dettagliato

Il piano del progetto “Vivi internet, al meglio” risulta particolarmente dettagliato e si articola su tre diverse modalità di applicazione:

  • Per i genitori
  • Per gli insegnanti
  • Per i ragazzi

Sebbene dal piano presentato da Google emerga che le regole del vivere comune su internet sono identiche a quelle che tutti applichiamo nella realtà, quando ci si trova nell’ambiente virtuali i ragazzi tendono a dimenticare le normali regole del vivere civile.

Questo perché la rete appare come qualcosa di non materiale; in questo contesto ci si può facilmente illudere del fatto che i pericoli qui non esistono e si può ragionare senza porsi alcun limite.

Tuttavia ogni giorno le cronache (purtroppo) ci ricordano che i pericoli esistono e sono reali anche nel mondo virtuale della rete.

I principi di base del progetto di Google

Seppure i principi di base di “Vivi internet, al meglio” possono sembrare banali così non è.

Cominciando da “Condividi usando il buon senso” che mette in guardia dalla gestione incontrollata delle condivisioni di materiale personale e informazioni sulla rete e sui social. Raccontate ogni cosa agli sconosciuti nella vita reale? Diciamo di no, per questo motivo non dovreste farlo neanche su internet. Questo perché potreste rendere la vita più semplice ai malfattori.

Basta custodire gelosamente le proprie informazioni, lo dice infatti un altro punto “Custodisci le tue informazioni personali”.

Poi “Impara a distinguere il vero dal falso”; ciò che troviamo su internet non è necessariamente vero o reale, lo diceva Umberto Eco che “i social media danno diritto di parola a legioni di imbecilli”. Per questo motivo le discussioni affrontate su internet possono essere paragonate (la maggior parte delle volte) a chiacchiere da bar, né più né meno.

Il principio del “Nel dubbio, parlane” pone l’attenzione sul fatto di esternare la presenza di eventuali problematiche. Gli adolescenti purtroppo si sa che non parlano molto, ma farlo contribuirà a rendere i problemi affrontabili con maggiore semplicità. Il principio “Diffondi la gentilezza” invece non ha bisogno nemmeno di tante spiegazioni.

Uno strumento per genitori ed insegnanti

“Vivi internet, al meglio” è stato presentato a Milano di fronte alle istituzioni, alle istituzioni promotrici e a diversi studenti.

Il progetto fornisce strumenti utili ai genitori e agli insegnanti. Nel primo caso vengono distribuiti quiz, tramite una pagina specifica messa a disposizione da Altroconsumo, in grado di valutare le conoscenze e di completarle con diversi consigli. Per quanto riguarda invece gli insegnati le indicazioni provengono direttamente da Telefono Azzurro che fornisce esempi per insegnare agli alunni le modalità di approccio al web, con corsi specifici riconosciuti dal MIUR.

Quindi proprio a scuola verrà avviato un progetto itinerante che formerà 30mila insegnanti della scuola secondaria.

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